Intestino infiammato e mal di schiena sono tra quei disturbi più disdicevoli in assoluto. In molti, si chiedono se la lombalgia sia dovuta solo ed esclusivamente a posture scorrette o a stress dovuti a sforzi eccessivi che si ripetono con una certa frequenza nelle attività di routine o sul posto di lavoro. Più precisamente, ci si chiede se esiste un legame evidente tra colite, intestino e mal di schiena. Analizziamo questo aspetto nei dettagli.
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Lombalgia e intestino: cosa occorre sapere sul legame
I dolori alla schiena sono sinonimo di problemi di una certa entità che riguardano da vicino la colonna vertebrale. Soprattutto con il passare degli anni, l’ernia del disco può arrecare seri fastidi. Numerose ricerche scientifiche mettono in evidenza la correlazione che intercorre fra intestino infiammato e mal di schiena. Il motivo? Alcuni organi interni sono attaccati alle ossa e sorretti sia dalla colonna vertebrale che dal bacino. Nell’immaginario collettivo, invece, si tende a credere che siano piuttosto ballerini all’interno del ventre, ma in realtà non è così. Il mal di schiena lombare può dipendere dalla sindrome del colon irritabile, o colite, che provoca forti dolori addominali che possono irradiarsi fino alla schiena.
Intestino infiammato e mal di schiena: ecco perché gonfiori e congestioni non vanno mai prese sotto gamba!
Ad esempio, si prenda il caso dell’intestino tenue, organo attaccato alle quattro vertebre lombari: d’altronde, con la radice che si ritrova non potrebbe che essere altrimenti. La radice del mesentere, infatti, presenta una lunghezza pari a 15 centimetri. Si dirama per quasi 7 metri di intestino, avvolgendolo. A fronte di infiammazioni, gonfiori e congestioni, la schiena finisce per forza di cose per risentirne. Ecco spiegata una delle cause dei dolori alla colonna vertebrale. Come contrastarli in maniera efficace? Il ruolo degli antinfiammatori nel suddetto scenario è praticamente nullo, visto che, assumendoli, non si farebbe altro che peggiorare la situazione, visto che la mucosa intestinale risulterebbe danneggiata. Quindi è importante prendersi cura del proprio intestino con un’alimentazione adeguata e un’integrazione a base di probiotici. inoltre è consigliabile controllare la propria postura, e indossare un correttore posturale in caso di necessità. Può essere utile eseguire esercizi mirati con un fisioterapista.
L’intestino viene paragonato a un secondo cervello
Sia la schiena sia l’intestino risultano fortemente interconnessi dal punto di vista neuronale e strutturale: tutto questo o si intuisce chiaramente tramite i tessuti connettivi. Le informazioni neurologiche, come il piacere, il dolore, viaggiano su vie nervose condivise. Ecco perché l’intestino appare un organo molto più complesso di quanto si possa minimamente pensare. In molti scienziati e ricercatori lo paragonano a un secondo cervello. E il parallelismo non è di certo un’iperbole. Oltre alla struttura e alla fisiologia ciò che affascina gli addetti ai lavori è la presenza di oltre 1,5 chili di organismi al suo interno che costituiscono la flora batterica. A fronte di forti squilibri, la flora batterica può arrecare seri disturbi alla zona lombare della colonna verticale e a quelle adiacenti: tensioni e dolori per molti sarebbero all’ordine del giorno per il suddetto motivo.
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L’alimentazione è importante
Quante volte ti sarà capitato di sentire, specie negli ultimi anni, che l’alimentazione è importante? Siamo ciò che mangiamo. Ragion per cui è bene sempre prestare attenzione a ciò che si serve a tavola. Negli ultimi anni, vi sono cibi nuovi, ricchi di sostanze aromatizzate, coloranti, conservanti. Risultato? L’adattamento da parte dell’apparato gastroenterico non può essere considerato ancora del tutto completo. Il mercato, poi, si è fatto sempre più globale anche in quanto a cibi e ad alimenti. Può capitare di mangiare una specialità culinaria asiatica in una metropoli italiana e, viceversa, pranzare o cenare con una specialità alimentare del Belpaese in una capitale asiatica.
Adattarsi, per l’organismo, non rappresenta un problema. Tuttavia, ciò non significa avere la capacità di evitare i disturbi che, volenti o nolenti, a un certo punto possono ripresentarsi. L’intestino può andare incontro a un forte stress e a un affaticamento piuttosto considerevole nel corso della giornata: cibo di scarsa qualità, cucinato malissimo, pasti veloci comportano infiammazioni e bruciori. Se l’intestino ne risente, il problema passa anche alla colonna vertebrale. Insomma, intestino infiammato e mal di schiena, si può dire in tutta tranquillità, che vanno quasi di pari passo.
Avere un’accurata conoscenza del proprio intestino può rivelarsi cosa utile per fronteggiare nell’eventualità i disturbi tipici della lombalgia.
Il dolore lombare, tra le altre cose, può arrecare anche dolori addominali. Perciò, attenzione.
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Come accertarsi dello stato di infiammazione dell’intestino?
Nel caso di sospetti di infiammazioni dell’intestino, bisogna controllare alcuni aspetti utili: la frequenza di evacuazione, la consistenza e l’odore delle feci, l’eventuale gonfiore dei tessuti e dell’addome, la presenza di mal di schiena che si verificano a evacuazione ultimata. Con l’evacuazione, si allentano le tensioni interne dell’intestino. I muscoli e la colonna vertebrale, pertanto ne traggono importanti benefici. Infine, per comprendere il rapporto tra intestino infiammato e mal di schiena, è scelta saggia procedere a un’autopalpazione dell’addome e accertarsi di fastidi e dolori.
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Intestino infiammato e mal di schiena: alcune curiosità
Per evidenziare come l’intestino e la schiena risultino ben collegati, soprattutto a livello funzionale e anatomico, conviene tenere conto di alcuni aspetti.
Vicinanza tra intestino e schiena
L’intera struttura dell’intestino risulta in stretto contatto con la colonna vertebrale e con la relativa muscolatura. In caso di irritazioni croniche che riguardano l’intestino, ne consegue che la muscolatura della schiena tenda a contrarsi più del dovuto.
L’intestino incide in modo sensibile sulla qualità dei tessuti
I nutrienti dei cibi alimentano i tessuti, a partire da quello muscolare. In uno stato di carenza dei nutrienti, perché magari a tavola si servono pochi cibi freschi, la qualità dei tessuti peggiora a vista d’occhio. Non si registra, infatti, un assorbimento dei nutrienti degno di nota.
A determinare lo stato infiammatorio è spesso la flora microbica intestinale
A partire dal 2010, i ricercatori hanno iniziato a studiare con molta più attenzione la flora microbica intestinale, le cui funzioni sono imprescindibili per la buona salute. Se ci sono problemi intestinali, quasi certamente anche la flora microbica non si trova in un ottimo stato di salute. Di fatto, aumentano le probabilità che il dolore e l’infiammazione intestinale si propaghino alla colonna vertebrale.
La connessione tra intestino e mal di schiena risulterebbe evidente anche tenendo conto dei sintomi: maggiore dolore nel cuore della notte e da fermo, forti sensazioni di bruciore, dolori uniformi e mai localizzati in un unico punto, colon irritabile, stipsi. Poi di mattina, con il movimento tutto va via.
Intestino infiammato e mal di schiena: le conclusioni
Migliorando l’alimentazione e prestando attenzione al colon, i problemi connessi a infiammazioni e dolori alla schiena e all’intestino hanno più probabilità di finire nel dimenticatoio.
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