Per gemmoderivati si intendono quei preparati floriterapici utilizzati per risolvere tutta una serie di disturbi di natura fisica e per migliorare il benessere dell’organismo. Sono noti anche come macerati glicerici o glicerinati.
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I suddetti rimedi risultano formulati partendo da sostanze curative, presenti in natura, come ad esempio nei boccioli degli arbusti. Alla base della gemmoterapia vi è l’idea di fondo che le sostanze contenute nelle gemme, ossia nelle parti in crescita delle piante, e nei tessuti embrionali degli arbusti, a lungo andare tendono a portare miglioramenti decisamente superiori rispetto a quanto contenuto nelle radici, nei fiori e nelle foglie, in qualità di parti già complete. Insomma, parti fresche e in fase di accrescimento, come radichette, corteccia recente, germogli, tessuti di nuova formazione, apportano maggiore energia in raffronto a quelle delle piante adulte.
Se tutto ciò è possibile, è perché i tessuti embrionali degli arbusti così come i giovani getti delle piante sono considerati a tutti gli effetti come degli incredibili concentrati di proprietà benefiche. Tutto ciò perché all’interno delle loro parti, vi sono tutte le sostanze propedeutiche allo sviluppo delle piante.
Indice contenuti
Il contenuto di una gemma
Cosa contiene una gemma? La gemma è una fonte di celle, composta dal tessuto meristematico, il cui scopo primario ruota attorno alla costruzione di una miriade di cellule vegetali, essenziali per il pieno sviluppo della pianta.
I tessuti embrionali sono ricchi di fattori di crescita: si tratta, nello specifico, di biostimoline, deputate al controllo e alla regolazione dello sviluppo armonico.
Le gemme, inoltre, contengono anche arginina, alanina, prolina e tutta una serie di aminoacidi insieme a oligoelementi, vitamine, sostanze minerali, enzimi e concentrazioni di flavonoidi.
Gemmoderivati: il processo di creazione
In linea di massima, il processo di creazione dei gemmoderivati ha luogo dalla raccolta di piante selvatiche. Tuttavia, anche le piante coltivate sulla base delle norme dell’agricoltura biologica sono molto utili al riguardo. A seguito della raccolta delle gemme fresche, condotta in piena primavera nel cosiddetto periodo balsamico, il processo prevede nella fase iniziale il controllo del livello di umidità e la loro macerazione, effettuata in una soluzione a base di glicerina e di alcol. Il tutto dura grosso modo una ventina di giorni.
Il passaggio successivo verte sul tenere in ammollo le gemme. Poi le si spreme. Dal macerato si ottiene una linfa che viene in primo luogo filtrata ed in seguito imbottigliata. Il preparato ottenuto si contraddistingue per proprietà a dir poco uniche. Sta al diretto interessato scegliere le tipologie di gemmoderivati di suo gradimento, tenendo conto delle proprie effettive necessità.
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A cosa servono tendenzialmente i gemmoderivati?
I gemmoderivati si caratterizzano per un’azione curativa sul piano fisico dell’individuo. La loro azione purificatrice coinvolge direttamente gli organi emuntori, come i reni, il fegato, i polmoni, l’intestino e la cute, agevolando il processo di drenaggio e di espulsione delle scorie e delle tossine dall’organismo. Di fatto, a seguito della depurazione del corpo, grazie ai gemmoderivati, si avverte una piacevole sensazione di benessere fisico. Grazie a questa depurazione profondo, derivante dall’azione dei gemmoderivati, l’organismo ha la capacità di prepararsi ad assorbire nel modo opportuno anche le successive terapie.
In quest’ottica, quindi, vista la loro azione curativa sul piano fisico, i gemmoderivati si differenziano radicalmente dai fiori australiani, dai fiori di Bach e dalle essenze californiane che, invece, agiscono limitatamente sul piano emotivo e psichico.
Gemmoderivati, elenco
- Abete bianco (gemme)
- Acero (gemme)
- Ippocastano (gemme)
- Ontano nero (gemme)
- Vite canadese (giovani getti)
- Betulla bianca (gemme e linfa)
- Erica (giovani getti)
- Carpino (gemme)
- Castagno (gemme)
- Cedro del Libano (gemme)
- Albero di Giuda (gemme)
- Limone (scorze di giovani rami)
- Sanguinella (gemme)
- Nocciolo (gemme)
- Biancospino (giovani getti)
- Faggio (gemme)
- Fico (gemme)
- Frassino (gemme)
- Noce (gemme)
- Ginepro (giovani getti)
- Gelso nero (gemme)
- Olivo (giovani getti)
- Pino montano (gemme)
- Platano (gemme)
- Pioppo nero (gemme)
- Mandorlo (gemme)
- Prugnolo (gemme)
- Quercia (gemme)
- Ribes nero (gemme)
- Rosa canina (giovani getti)
- Rosmarino (giovani getti)
- Rovo (giovani getti)
- Lampone (giovani getti)
- Salice bianco (gemme)
- Segale (giovani radici)
- Sequoia (gemme)
- Sorbo (gemme)
- Lillà o Serenella (gemme)
- Tamerice (gemme)
- Tiglio argenteo (gemme)
- Olmo (gemme)
- Mirtillo nero (giovani getti)
- Mirtillo rosso (giovani getti)
- Viburno (gemme)
- Vite (gemme)
- Mais (giovani radici)
Le proprietà dei gemmoderivati
Ecco una short list di proprietà dei gemmoderivati:
- stimolazione della circolazione: soprattutto, i gemmoderivati di rosmarino, di ginkgo biloba e di sorgo;
- azione anticellulite: specialmente, il gemmoderivato di castagno;
- contrasto dei calcoli e del colesterolo cattivo: in particolar modo, il gemmoderivato di fraxinus excelsior e il gemmoderivato di acer campesris;
- utilità contro le affezioni renali: principalmente, il gemmoderivato dii crespino;
- allontanamento dei problemi derivanti dalla polvere e dalle allergie al polline: prima di tutto il gemmoderivato di cedrus libani e il gemmoderivato di ribers nigrum.
Risultati delle ricerche
I risultati di studi universitari condotti sui preparati in oggetto lasciano intendere chiaramente che all’interno dei tessuti embrionali vegetali sono presenti importanti quantitativi di auxine, di proteine, di giberelline e di acidi nucleici (DNA e RNA).
Assunzione dei gemmoderivati
L’assunzione dei gemmoderivati avviene per via orale: è sufficiente diluire in un bicchiere d‘acqua un quantitativo di gocce variabile da 4 a 10 di un preparato specifico per ogni 10 kg di peso corporeo dell’individuo. Quindi, se pesi 70 kg, sono sufficienti tra le 28 e le 70 gocce.
Si suggerisce di assumere il preparato due volte al giorno, vale a dire nelle prime ore del mattino, prima di fare colazione, e a serata inoltrata, un’ora e mezzo prima di andare a dormire. Per ogni singolo preparato, in riferimento alle modalità di assunzione, c’è da dire che vi è l’apposito foglietto illustrativo che ne descrive al meglio il dosaggio.
I gemmoderivati possono essere assunti da tutti, a prescindere dalle condizioni fisiche di salute e dall’età. Bambini e donne in gravidanza compresi, quindi. Talvolta, li si può utilizzare in concomitanza a rimedi di natura omeopatica e a varie tipologie di farmaci.
Non ci sono né controindicazioni, né effetti indesiderati
Allo stato attuale delle cose, a seguito dell’impiego dei gemmoderivati non sono stati riscontranti effetti indesiderati, né tanto meno controindicazioni di alcun tipo. Tuttavia, si consiglia di assumerli per un periodo di circa due mesi e di fare una pausa di una decina di giorni, prima di dare il via a un nuovo ciclo terapico.
Conclusioni
Se per apportare concreti miglioramenti alla salute del tuo organismo, sei solito affidarti anche ai rimedi naturali, a nostro giudizio, è bene che tu tenga seriamente in considerazione gli incredibili benefici dei gemmoderivati.
Si è praticamente agli antipodi rispetto alla fitoterapia classica: nei gemmoderivati, infatti, clorofilla, alcaloidi, tannini, flavoni sono presenti in quantitativi minimi, a discapito di glucidi, citochinine e auxine, le cui potenzialità energetiche sono davvero uniche.
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