Ricorda una piccola zucca di colore verde brillante ed è un vero toccasana per chi intende dimagrire. È la Garcinia Cambogia, una pianta tropicale originaria della Cambogia il cui frutto è da sempre utilizzato nei luoghi d’origine per la preparazione di diverse pietanze e nella medicina tradizionale.
Da qualche anno la Garcinia Cambogia gode di una certa attenzione mediatica per la sua capacità di accelerare il dimagrimento e, grazie alle dichiarazioni del Dr Oz, si è imposta all’attenzione come alleato per la dieta, così necessaria dopo gli immancabili eccessi delle feste.
La garcinia viene utilizzata sotto forma di integratore per tenere a bada la fame ed è in cima alle preferenze di chi è a dieta, ma funziona davvero per dimagrire? Scopriamo l’integratore e quali sono le proprietà e le controindicazioni di questa pianta e soprattutto come deve essere usata per favorire la perdita di peso.
Che cos’è la Garcinia Cambogia
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La Garcinia Cambogia è una pianta legnosa del sud-est asiatico appartenente alla famiglia delle Guttiferae che cresce spontanea negli ambienti tropicali e produce frutti simili ad una zucca. Questo piccolo arbusto è originario di Indonesia, Vietnam, Filippine, Cambogia (da cui prende il nome) e parte meridionale dell’India, dove è nato con il nome di Tamarindo Malabar.
In Asia, la garcinia è da sempre utilizzata per conservare il pesce e come spezia per insaporire le pietanze. Gli europei l’hanno conosciuta nel XVIII secolo, quando si cominciò ad apprezzare anche alle nostre latitudini il valore della sua resina per il trattamento della dissenteria.
Come riferito in apertura, negli ultimi anni la Garcinia Cambogia è finita sotto i riflettori per la sua presunta capacità di combattere il tessuto adiposo e favorire la perdita di peso. Accanto a chi ne consiglia l’uso per stimolare il processo di dimagrimento c’è anche chi ne smentisce i benefici per la dieta. Vediamo di fare chiarezza sulla questione e capire se la Garcinia Cambogia funzione per dimagrire.
Integratore Garcinia Cambogia
Garcinia cambogia è un integratore alimentare con estratto titolato di Garcinia che promuove l’equilibrio del peso corporeo.
Risulta utile per il controllo del senso di fame, nell’ambito di una dieta ipocalorica controllata, associata ad un buon livello di attività fisica e movimento.
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Confezione: 60 capsule
Ingredienti per dose giornaliera: Maltodestrina; capsula (gelatina alimentare, titanio biossido E171); estratto secco tit. al 60% in acido idrossicitrico di Garcinia Cambogia (Gaernt) Desr., fructus 16mg; magnesio stearato; silice colloidale.
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Quali sono le proprietà della Garcinia Cambogia?
I frutti della Garcinia Cambogia, e in particolare la scorza, sono ricchi di un pool di principi attivi, tra cui:
- l’acido idrossicitrico,
- l’acido citrico,
- vitamine,
- polisaccaridi,
- mucillagini e flavonoidi,
con una spiccata capacità di controllare il peso corporeo e favorire un corretto funzionamento del metabolismo dei lipidi.
Apprezzabile poi è la forte presenza di sali minerali come il calcio, che ne fa un alimento importante per il mantenimento della salute dell’apparato scheletrico. Le fibre lo rendono inoltre un alleato per la digestione in grado di modulare l’assorbimento intestinale e prevenire la stipsi. Oltre a fibre e sali minerali, la garcinia contiene antocianine, che esercitano una spiccata attività antinfiammatoria e vantano elevate proprietà antiossidanti, utili per il rafforzamento delle difese immunitarie e per l’azione antiage.
Insomma, un vero toccasana per la salute. Ma sono le proprietà dimagranti della Garcinia Cambogia che conviene tenere nella massima considerazione. Parliamo infatti di un frutto che agisce sul fegato, il tessuto adiposo e altri distretti riducendo la produzione di colesterolo e di trigliceridi a partire dagli zuccheri. Per quanto riguarda il controllo del peso, il suo componente più interessante è l’acido idrossicitrico (HCA), una sostanza estremamente rara in natura che abbonda solo nei frutti delle piante del genere Garcinia ed è coinvolta nelle reazioni cellulari del metabolismo lipidico.
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Meccanismo d’azione dell’acido idrossicitrico
L’azione ipolipidemizzante dell’acido idrossicitrico è legata al ciclo di Krebs. Infatti, quando l’assunzione di cibo supera le necessità dell’organismo, una porzione del citrato formatosi nel il ciclo di Krebs viene scissa dall’enzima ATP-citrato-liasi in acetil-CoA e acido ossalacetico, prodotti di partenza per la sintesi del colesterolo e degli acidi grassi, che vengono poi immagazzinati sotto forma di tessuto adiposo. Ebbene, l’acido idrossicitrico agisce inibendo la trasformazione del citrato in ossalacetato e acetil-CoA, limitando quindi la sintesi endogena di colesterolo e trigliceridi, nonché la conversione dei nutrienti in grassi.
Inoltre, sempre grazie all’inibizione dell’enzima citrato liasi, gli estratti di Garcinia Cambogia hanno la capacità di indurre un senso di sazietà causato dall’accumulo epatico di glicogeno, comportandosi in maniera simile alla leptina, vale a dire l’ormone che spinge il cervello a non sentire l’appetito.
Ricapitolando, la Garcinia Cambogia:
- ha un ruolo importante nella riduzione del senso di fame (effetto anoressizzante)
- agisce sul fegato rallentando la via metabolica che porta alla produzione di trigliceridi e colesterolo
- limita la conversione dei principi nutritivi in grassi (e quindi la formazione di “cuscinetti”)
- concorre a rallentare l’assorbimento degli zuccheri
- è utile come coadiuvante nelle diete dimagranti
Garcinia Cambogia: funziona per dimagrire?
Il primo punto da chiarire è che per dimagrire in modo duraturo è necessario mangiare di meno e in maniera sana ed equilibrata, abbinando alla dieta un po’ di attività fisica per innalzare il dispendio energetico. Dunque una dieta prescritta da un dietologo e/o nutrizionista è il primo passo per intraprendere questa discesa.
Ma se il metabolismo sonnecchia e la fame nervosa prende il sopravvento, la Garcinia Cambogia può rappresentare un prezioso alleato per non mollare il colpo. Infatti i principi attivi presenti nella buccia, se ingeriti in giuste dosi, hanno dalla loro la capacità di ridurre drasticamente lo stimolo della fame, che è una delle pulsioni più difficili da controllare quando si vuole seguire una dieta ipocalorica. Allo stesso tempo, aiutano a mantenere sotto controllo trigliceridi e colesterolo, inibendo l’accumulo di grasso e allontanando il rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari.
Dove comprare la Garcinia Cambogia?
Se pensavate di trovare la Garcinia Cambogia nel banco della frutta di importazione al supermercato oppure negli e-commerce di frutta esotica, rimarrete delusi. In Europa i frutti di garcinia sono difficili da reperire, ma si possono trovare sotto forma di integratori disponibili in capsule che contengono gli estratti della buccia in percentuali più o meno elevate e che si possono acquistare in farmacia, erboristeria e anche online.
Come usare la Garcinia Cambogia?
L’efficacia terapeutica dell’estratto di Garcinia Cambogia dipende dal suo titolo, che deve essere al 50% in acido idrossicitrico. La dose giornaliera consigliata varia da 1,5 g a 3 g di un estratto contenente appunto il 50% di acido idrossicitrico. L’integratore può essere assunto due volte al giorno, meglio se a stomaco vuoto, almeno mezz’ora prima dei pasti.
Controindicazioni
La Garcinia Cambogia, se assunta secondo le dosi e le modalità consigliate, è generalmente ben tollerata, ma può occasionalmente provocare effetti collaterali, quali mal di testa e problemi gastrici.
È bene sapere che prima di acquistare un integratore a base di Garcinia Cambogia occorre sempre consultare il medico in merito alla sua potenziale interazione con alcuni farmaci. In particolare, l’assunzione di integratori a base di acido idrossicitrico è sconsigliata alle persone diabetiche che assumono insulina, a chi assume farmaci anticoagulanti, SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) e analgesici e, in via precauzionale, alle donne incinte e che allattano.
L’integrazione con questa pianta è controindicata anche in caso di patologia tiroidea e malattie degenerative, come l’Alzheimer e la demenza senile, per la possibilità che l’acido idrossicitrico influenzi la formazione di acetilcolina a livello cerebrale.
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