Per oligoelementi si intendono quegli elementi chimici che sono presenti all’interno del nostro organismo in quantitativi minimi (“ὀλίγος” in greco, vuol dire “poco“). Si tratta di micronutrienti imprescindibili per il processo di crescita e di sviluppo, oltre che nel riequilibrio di tutta una serie di funzionalità essenziali, come ad esempio il contrasto di disfunzionalità di natura fisiologica e di tipo umorale.
Più precisamente, gli oligominerali sono metalli, minerali e ioni organici che si dimostrano essenziali per il benessere psicofisico dell’organismo.
In questo articolo non approfondiremo le diatesi di Menetrier, ovvero la terapia catalitica degli oligoelementi più conosciuta, ma parleremo e approfondiremo i benefici dei singoli minerali.
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A cosa servono gli oligoelementi?
Sostanzialmente, gli oligoelementi hanno come scopo primario l’attivazione dei processi metabolici, il miglioramento dello stato di salute, nella circostanza in cui il funzionamento di alcuni organi non fosse quello ideale nel portare a termine le principali funzioni.
Quindi, qualora un organo risultasse non perfettamente funzionante per via dello squilibrio chimico dell’organismo, assumere gli oligoelementi può rappresentare una svolta importante.
Dove si trovano gli oligoelementi?
Gli oligoelementi possono essere considerati a tutti gli effetti dei minerali. Questi vengono immessi nell’organismo dall’esterno, non essendo sintetizzabili dal corpo. La carenza di oligoelementi, sulla stessa falsariga di quanto avviene a fronte dell’assenza di vitamine, comporta dei blocchi al funzionamento dell’organismo.
Trovare gli oligoelementi in natura, al giorno d’oggi, purtroppo, si è divenuto sempre più complesso, visto che le ultime tecniche di coltivazione non hanno fatto altro che depauperare i prodotti di tipo agricolo.
Ragion per cui, occorre saper integrare gli oligoelementi in modo mirato tramite la loro assunzione allo stato puro. Anche prodotti erboristici, se coltivati in maniera naturale, frutta e verdura rigorosamente bio e appositi integratori ricchi di magnesio di potassio rappresentano fonti importanti in termini di oligoelementi.
Come assumere gli oligoelementi?
In genere, i suddetti integratori vengono venduti sotto forma di fiale. La somministrazione del contenuto va effettuata a digiuno, nelle prime ore del mattino. L’assunzione è di tipo sub-linguale.
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Quali sono le principali funzioni degli oligoelementi?
Di oligoelementi ce ne sono davvero numerosi. Ognuno di questi si contraddistingue per funzionalità uniche e viene impiegato per fini specifici. Essere informati circa le proprietà degli oligoelementi, di fatto, resta di fondamentale importanza, ai fini del loro corretto utilizzo.
Rame
Il rame, ad esempio, fa parte di quegli oligoelementi ampiamente utilizzati per trattare malattie infettive, come le infiammazioni virali e l’influenza.
Viene suggerito anche nei casi di diarrea, sinusite, stipsi, orticaria, cistite, dismenorrea, spossatezza, anemia, asma, otite, reumatismi e nel momento in cui il calo dell’attenzione inizia a essere frequente non più una semplice eccezione. Per una resa ai massimi livelli, occorre assumere il rame insieme alla vitamina C, perchè è un catalizzatore che migliora l’assorbimento.
Oro e argento
L’oro e l’argento sono metalli preziosi anche nel curare il calo della libido, nel contrastare l’incapacità di concentrarsi al meglio, nel fronteggiare la depressione, nel conferire energia all’organismo, quando si avvertono i primi segnali della spossatezza.
A livello fisico, poi, oro e argento possono rivelarsi utili contro i picchi di stress, dovuti ai ritmi sempre più concitati di una routine professionale densa di appuntamenti e di una quotidianità individuale con troppi impegni. In particolar modo, poi, l’argento si dimostra anche un valido antipiretico. L’oro viene impiegato anche in caso di foruncolosi, di malattie esantematiche e di bronchite cronica.
Litio
Il litio, valido elemento ultra-traccia, dimostra tutta la sua utilità quando c’è da contrastare con efficacia gli stati di depressione, a maggior ragione se recidivi. Lo stesso dicasi per i dolori muscolari, derivanti da contrazioni nervose, per l’ansia, per l’insonnia, per l’abulia e per l’emotività.
Cobalto
Il cobalto, poi, si rivela utile per una corretta gestione delle palpitazioni, dei disturbi spasmodici degli arti e per la regolazione della pressione arteriosa. Se ciò è possibile, il merito spetta di diritto alla sua azione mitigatrice nei confronti dell’adrenalina. Anche il manganese cobalto ha il suo ruolo di cruciale importanza nel contrastare la forte agitazione, l’iperattività e i disturbi dell’umore.
Bismuto
Tra gli oligoelementi meno conosciuti, ma non per questo motivo non importanti, una menzione speciale spetta di diritto al bismuto: si rivela utile per contrastare tutta una serie di problematiche che riguardano la salute, rinforzando ad esempio il sistema immunitario. Ottima la sua azione antinfiammatoria così come quella analgesica.
Zinco
Lo zinco si dimostra ottimo per risolvere i problemi dell’apparato sessuale, connessi a cause di natura ormonale, all’andropausa o alla menopausa.
Nichel
Il nichel ha poi proprietà a dir poco incredibili quando c’è da apportare concreti miglioramenti alle principali funzioni del pancreas e dell’ipofisi.
Selenio
Oltre che contrastare i segnali dell’invecchiamento e l’azione dei radicali liberi, il selenio, altro valido oligoelemento, porta risultati eccellenti anche in caso di:
- reumatismi,
- nevralgie,
- emicrania,
- stipsi,
- problemi alla prostata,
- eczemi.
Viene molto consigliato in caso di impotenza.
Oligoelementi: le conclusioni
Tirando le somme, gli oligoelementi, in qualità di catalizzatori di enzimi, risultano coinvolti in numerose funzioni biochimiche. A fronte di una carenza di metalli, c’è il serio rischio che si registri un deficit enzimatico. Affinché ciò non si verifichi, l’assunzione di oligominerali si rivela foriera di risultati positivi: entrando nel tessuto cellulare, in primo luogo si integrano alla perfezione con l’organismo e successivamente agevolano le funzioni fisiologiche.
Negli ultimi anni, ci sono stati innumerevoli cambiamenti sia nello stile di vita sia nelle abitudini alimentari: sostanze chelanti, come conservanti, coloranti e tutta una serie di agenti inquinanti sono state assunte su larga scala. Ciò ha dato luogo a un evidente rallentamento delle funzioni enzimatiche. Il ricorso agli oligoelementi è necessario per il ripristino di queste ultime. Ed è proprio a questo punto che entra in gioco l’oligoterapia, medicina alternativa che ha risolto negli ultimi anni i problemi di salute che affligevano molti individui.