Benefici riflessologia plantare, quali sono? Questo articolo ti permetterà di avere un’idea più chiara e ampia sull’argomento. Questa disciplina olistica completamente naturale serve a stimolare ad ampio raggio tutto l’organismo, in quanto affonda le radici nelle dottrine orientali che considerano in modo globale il corpo, la mente e lo spirito.
Siamo quindi di fronte ad una tecnica molto antica che sfrutta l’energia, chiamata prana o ki. Nello specifico, attraverso la digitopressione sarà possibile raggiungere un elevato stato di benessere che si ripercuote in maniera positiva nella vita quotidiana. A questo proposito approfondiremo la mappa del piede.
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Benefici riflessologia plantare: quello che bisogna sapere
Molti si domandano se esiste un modo naturale che permetta di riequilibrare l’energia del corpo. La risposta è affermativa e porta il nome di riflessologia plantare. Si tratta di una tecnica usata sin dall’antichità che offre risultati nel breve e lungo periodo.
Questo particolare tipo di massaggio viene praticato soprattutto con i pollici della mano e serve per stimolare in modo mirato alcuni punti del corpo. Lo scopo è quello di ripristinare la normale funzionalità di organi e apparati del nostro organismo per ottenere un benessere generalizzato, promuovendo di conseguenza anche l’auto guarigione.
Ciascuna zona del nostro piede riflette infatti un’altra parte del corpo: massaggiando opportunamente si riesce ad agire sul punto interessato, quindi sull’organo o sull’apparato compromesso.
Così facendo non si fa altro che far combaciare i benefici del massaggio con l’invio di impulsi nervosi concentrati sul dorso dei piedi. Non a caso proprio su questa area del nostro organismo sono concentrate numerose terminazioni nervose. Chi esegue il massaggio impiega esclusivamente le dita delle mani e non sarà neppure necessario cospargere la zona con un olio o altre sostanze.
Occorre precisare che il riflessologo, ovvero il “massaggiatore”, non è un dottore, per cui non può svolgere diagnosi specialistiche. Tuttavia, grazie alla tecnica acquisita, può aiutare l’organismo a funzionare in modo corretto, dunque a ripristinare certi squilibri.
Benefici riflessologia plantare durante le sedute
Chi non conosce le riflessologia e non sa come si svolge il trattamento potrebbe essere un po’ titubante. In realtà, come spiego nel mio corso online, tutto funziona in modo molto semplice. Per prima cosa il paziente viene fatto accomodare in modo che il riflessologo possa analizzare la forma del piede, la consistenza, il colore e altre importanti caratteristiche. A questo punto, grazie all’esperienza e alla tecnica che sono state acquisite nel corso degli anni, sarà possibile intervenire in modo mirato. Verranno poi toccati determinati punti per determinare quelli forti e più deboli.
Si passa poi alla fase del riscaldamente del piede che precede la seduta vera e propria. Tenuto conto dei sintomi e delle informazioni fornite dallo stesso paziente si eseguirà il massaggio più adeguato, per stimolare gli organi corrispondenti.
La seduta solitamente dura circa 30 minuti e può essere ripetuta anche più volte nell’arco della settimana. Il numero degli incontri vengono valutati di volta in volta ma generalmente possono bastarne 10.
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Quali sono i benefici?
Diversamente da quello che si potrebbe pensare, la tecnica della riflessologia può tornare utile in svariate situazioni. Per prima cosa le sedute aiutano molto il rilassamento, nonostante la stimolazione di certi punti potrebbe provocare qualche fastidio. In ogni caso il trattamento serve molto a livello psicologico e per scaricare le tensioni che vengono accumulate durante la giornata.
La riflessologia plantare permette anche di eliminare le tossine dannose, quindi a depurare in modo profondo l’organismo. I pazienti potranno così migliorare al contempo la circolazione del sangue e quella linfatica, con vantaggi che si ripercuotono su tutto il corpo.
Coloro che si rivolgono ad un riflessologo sanno anche di poter contrastare i dolori muscolari e articolari. La tecnica, infatti, riesce a stimolare i meccanismi nervosi, dunque ad alleviare i malesseri e a generare anche la produzione delle endorfine.
Infine, e non certo per ordine di importanza, la riflessologia plantare serve principalmente a ripristinare l’energia del corpo, compromessa da fattori esterni, cattive abitudini alimentari, stress e molto altro ancora. Secondo le discipline orientali nel nostro corpo scorre un flusso energetico che a volte potrebbe bloccarsi ma che si può riattivare naturalmente grazie alle sedute di riflessologia plantare.
A chi è consigliata la riflessologia plantare
Le sedute di reflessologia plantare sono consigliate a uomini e donne che intendono combattere:
- il mal di schiena,
- dolori muscolari e articolari,
- patologie intestinali,
- problemi di asma e respiratori,
- mal di testa,
- insonnia,
- ansia e disturbi che sono legati alla menopausa.
Grazie alla riflessologia plantare è inoltre possibile affrontare con meno stress il percorso per disintossicarsi dalla nicotina e smettere definitivamente di fumare.
Mappa del piede
Sotto il nostro piede c’è una mappa che il riflessologo conosce molto bene e sa come massaggiare, per stimolare di conseguenza le altre zone dell’organismo corrispondenti.
In linea generale è bene sapere che le parti del corpo sinistra e destra, inclusi gli organi, sono riflessi nei corrispondenti piedi.
Questo vuol dire, ad esempio che il cuore si trova nel piede di sinistra, mentre il fegato su quello destro. I polmoni, invece, sono riflessi su entrambi i piedi.
La zona alta dell’organismo, come ad esempio la testa e le orecchie, è collocata nelle dita dei piedi, mentre scendendo si trovano gli organi riflessi nella parte bassa del corpo.
Un esperto di riflessologia può fare molto per aiutare a stare meglio. Anche autonomamente si può praticare un massaggio ai piedi, seppur con effetti differenti e meno efficaci rispetto a quelli che si ottengono con le sedute. A questo riguardo bastano 15 minuti al giorno, prima di andare a letto, per eseguire una stimolazione per il proprio benessere psico-fisico.
Si può iniziare sedendosi comodamente e mantenendo la schiena dritta, poggiando la caviglia sulla coscia per iniziare a massaggiare i punti più importanti che si trovano sulla pianta del piede. Ad esempio incominciando dalla zona interna si stimola la colonna vertebrale, per poi concentrare il movimento sui punti interni che corrispondono ad altri organi.
Conclusioni
I massaggi di riflessologia non si devono praticare in caso di:
- febbre,
- infiammazioni acute,
- micosi,
- trombosi,
- malattie degenerative,
- durante il ciclo mestruale.
In tutti i casi è sempre importante rivolgersi ad un vero esperto nel settore che saprà come eseguire la stimolazione più adatta per il caso specifico.
Un automassaggio non può fare certo male, ma è pur vero che bisogna evitare il fai da te, anche perché la posizione scorretta del piede inibisce i risultati e i benefici che si potrebbero ottenere. Per questo è sempre preferibile prenotare una seduta specialistica e concordare il numero di incontri che si rendono necessari.
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