Molte persone si domandano cos’è una malattia psicosomatica. Il tema è abbastanza vasto e richiede un necessario approfondimento perché spesso si fa molta confusione.
Prima di tutto bisogna capire cos’è la psicosomatica, intesa come branca della medicina, e quale legame c’è fra il corpo e la mente. Oggi la medicina ha fatto grandi passi e per questo durante la fase della diagnosi si tengono conto di vari aspetti, oltre che del rapporto fra psiche e soma.
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Cos’è una malattia psicosomatica
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Il legame fra la sfera psicologica, ovvero la psiche, e quella fisiologica, cioè il soma, viene studiato dalla psicosomatica. Secondo questa branca della medicina l’essere umano viene considerato nella sua interezza, quindi composto da queste due sfere. Nello specifico, la psiche influenza il soma e viceversa. Questo vuol dire che una determinata problematica potrebbe manifestarsi come sintomo di natura fisiologica, oltre che come malessere strettamente psicologico.
In linea generale nel momento in cui una persona si trova a vivere una situazione di profonda difficoltà, ciò potrebbe dipendere da diversi fattori scatenanti che si intrecciano fra loro. I disturbi che interessano la psicosomatica abbracciano la medicina e la psicologia. Corpo e mente si trovano in stretta correlazione e per questo la medicina psicosomatica spiega in che modo le emozioni negative possono ripercuotersi a livello fisico.
Quali sono le cause di una malattia psicosomatica
I disturbi di natura psicosomatica possono sorgere per svariate ragioni, quali ad esempio problematiche fisiologiche, psicologiche, psicosociali e ambientali. Occorre anche considerare quei problemi quotidiani stressanti, gli eventi della vita più critici, l’ansia, le preoccupazioni personali, familiari o che riguardano l’aspetto lavorativo. A tutto ciò si aggiungono alcune relazioni che non sono di qualità, le quali il più delle volte peggiorano un certo stato d’animo, quindi acuiscono il livello di affaticamento già in corso.
Come è facile intuire le emozioni negative, specialmente quelle che rimangono non espresse, come ad esempio la rabbia, il rancore, il risentimento, giocano un ruolo fondamentale per il nostro benessere, visto che tendono a creare oppure ad aggravare dei danni che sono presenti a livello organico.
Ma quali sono le difficoltà che si vengono a creare quando una persona soffre di disturbi a livello psicosomatico? In queste situazioni i pazienti fanno molta fatica, perché non riescono a capire se si trovano di fronte ad un problema fisico oppure ad una situazione che maggiormente compressa e di natura emotiva. Le persone si trovano così a vivere un periodo d grande stress e malessere, al quale non riescono a dare un nome o una precisa definizione. Questa condizione inevitabilmente genera ancora più ansia e dolore.
A differenza di quello che si è spesso portati a pensare, essere colpiti da disturbi psicosomatici è molto comune. Nella maggior parte dei casi questi disagi riguardano la depressione e i disturbi d’ansia. Esistono, tuttavia, anche sintomi psicosomatici che non sono collegati a nessun tipo di patologia di natura psicologica. Tutto ciò rende abbastanza difficoltoso per la persona il poter collegare le cose. Ecco perché il più delle volte si è portati a pensare che magari il disagio fisico potrebbe anche avere dei risvolti psicologici.
C’è un altro importante aspetto da evidenziare, ovvero che la malattia psicosomatica potrebbe interessare una parte specifica del corpo oppure un singolo organo particolarmente sensibile. Corpo e mente, come già spiegato, sono legati fra loro e comunicano costantemente, diversamente da quanto si è pensato per tantissimi anni. Ecco quindi spiegato come mai il consiglio è quello di sfogarsi con un professionista del settore o un esperto in psicoterapia. Si deve sempre trovare il modo di buttare fuori i propri sentimenti e le emozioni più nascoste, al fine di ristabilire un equilibrio fra il nostro corpo e la mente. In mancanza alcuni disturbi tenderanno a cronicizzarsi.
Soffrire di una malattia psicosomatica non vuol dire avvertire dolori immaginari, che non hanno motivo di esistere e frutto di pura fantasia. Una malattia del genere non deve essere mai trascurata e valutata con molta attenzione con un professionista che vanta una lunga esperienza sul campo, visto che la diagnosi potrebbe rivelarsi piuttosto complessa. Insomma, tutte le malattie psicosomatiche vengono valutare in un’ottica ampia che abbraccia sia il corpo e sia la mente.
Malattia psicosomatiche: tipologie
La malattia psicosomatica può essere considerata come la risposta finale che il nostro corpo manifesta a causa di periodi di forte ansia e stress. Questo succede perché il nostro sistema nervoso autonomo viene sollecitato in maniera eccessiva, restando in uno stato di emergenza per un tempo più lungo di quanto invece potrebbe sopportare. Il copro, pertanto, finirà con l’accettare e sopportare una condizione insostenibile, fino a collassare del tutto.
A questo proposito basta pensare ai continui stati di angoscia che impediscono di spegnere il cervello. Questa condizione non fa altro che scatenare pensieri incessanti e invasivi, tali da minare seriamente la serenità e che finiscono per provocare dolore fisico. L’angoscia colpisce gradualmente gli organi che sono maggiormente fragili e sensibili, primo fra tutti lo stomaco. Si parla quindi di malattia psicosomatica quando i sintomi sono così gravi da compromettere la vita quotidiana. Le cause possono essere per la maggior parte legate alla sfera psicologia e queste portano poi a danneggiare il corpo. Nei casi più seri si possono manifestare anche delle lesioni.
L’apparato gastrointestinale può essere colpito da gastrite, ulcera peptica, colite spastica o ulcerosa, piloro spasmo, stipsi, nausea e vomito. Le malattie psicosomatiche del sistema respiratorio possono invece essere asma bronchiale, iperventilazione, dispnea e singhiozzo.
Acne, psoriasi, prurito, dermatite, orticaria, secchezza, eritema e sudorazione eccessiva riguardano la cute, mentre aritmia, tachicardia, ipertensione arteriosa, algia e nevrosi si ripercuotono a livello cardiocircolatorio.
Esistono poi malattie psicosomatiche dell’apparato urogenitale, quali impotenza, eiaculazione precoce, dolori mestruali etc, oltre a quelle che colpiscono il sistema muscolo scheletrico, come cefalea, mal di testa, stanchezza cronica, crampi muscolari, torcicollo e fibromialgia.
Non mancano poi disturbi legati all’alimentazione, come anoressia, bulimia e binge eating e all’apparato endocrino, cioè diabete, ipertiroidismo, ipotiroidismo e ipoglicemia.
Considerazioni finali
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