Chakra e oli essenziali, un tema misterioso e affascinante che ci riporta alla tradizione orientale, secondo la quale ci sono sette centri principali attraverso i quali l’energia scorre nel corpo umano. “Chakra’ è una parola sanscrita, e significa “centro di forza”, spesso tradotta anche con la parola “vortice” oppure “ruota”. Ai sette chakra corrispondono altrettanti organi vitali, ciascuno con le sue specifiche funzionalità.
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Chakra e oli essenziali alla base della tradizione orientale
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Sulla base di quanto evidenziato nella variegata tradizione orientale, il binomio tra oli essenziali e chakra risulta praticamente indissolubile. Nello specifico, vi sono ben sette centri principali all’interno del nostro corpo mediante i quali scorre l’energia.
L’olio essenziale si può utilizzare per i massaggi e come aromaterapia con l’utilizzo di un buon diffusore aromi.
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Cosa vuol dire chakra?
Questa parola, derivante dal sanscrito, significa letteralmente centro di forza. Tuttavia, la si utilizza anche in altre accezioni di significato, come ad esempio vortice o ruota, in quanto trattasi di snodi cruciali, posizionati attorno alla colonna vertebrale. Ed è da questi punti che avviene il passaggio di quell’energia, nota come prana, che una volta in circolo rivitalizza l’organismo.
A sette chakra, pertanto, corrispondono sette organi vitali. Ognuno di questi dispone di determinate funzionalità.
Oli essenziali e chakra: ecco le principali proprietà
Pertanto, gli oli essenziali vanno intesi come sostanze complesse che descrivono al meglio i tratti distintivi di ogni pianta, rendendola odorosa. Pertanto, è proprio grazie a questo profumo, se la pianta riesce a interagire al meglio con il contesto esterno. Attraverso il dosaggio degli aromi e dell’intensità di riferimento, le piante riescono ad attirare gli insetti o viceversa ad allontanare i parassiti. Le proprietà antibiotiche degli oli essenziali, pertanto, sono deputate a proteggere al meglio le piante a fronte di eventuali infezioni. E lo stesso fanno con l’uomo.
Gli oli essenziali ricoprono un ruolo sempre più determinante, dato che possono essere impiegati per una miriade di scopi. In primo luogo, a fronte di dolori muscolari, di influenza, di raffreddore, di giramenti di testa e di vari disturbi, gli oli essenziali si dimostrano fondamentali, in quanto contribuiscono in maniera evidente a donare il corpo equilibrio a livello psichico ed emotivo, favorendo il ripristino del normale benessere.
Anche nel campo dell’aromaterapia, è risaputo che gli oli essenziali curano il corpo e la mente in caso di affaticamento. Li si può utilizzare per un massaggio ristoratore, perfettamente in grado di conferire nuove energie, decisive per affrontare al meglio gli impegni della quotidianità.
La composizione degli oli essenziali, pertanto, incide in maniera rilevante quando si tratta di dare equilibrio alla mente e al corpo, data la sua azione in profondità.
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Chakra e oli essenziali: un abbinamento inscindibile
Oli essenziali e chakra formano un abbinamento inscindibile. I chakra non sono altro che punti energetici presenti lungo il corpo: si collocano, infatti, dalla sommità del capo alla zona pubica. Nello specifico, vi sono determinati punti che, se trattati al meglio, riportano il corpo a uno stato di armonia davvero ottimale. Optare per gli oli essenziali, di conseguenza, vuol dire poter contare su un’azione profonda.
7 chakra e 7 oli essenziali
Sono ben 7 i chakra e a ognuno di questi corrisponde un relativo olio essenziale. Premettiamo che vi sono flagranze più adatte rispetto ad altre, in rapporto al chakra di riferimento.
Nei dettagli.
1. Primo Chakra, rosso. Detto Chakra della radice
Risulta strettamente collegato alle ossa e al sangue e si riferisce agli aspetti basilari della vita, vale a dire casa, famiglia, lavoro, origini, sicurezza, collegamento con la terra di provenienza e con i genitori. L’olio essenziale di sandalo è quello da prediligere. Feedback positivi, in questo senso, li incassano anche l’olio essenziale allo zenzero, quello al cardamomo e quello alla salvia.
2. Secondo Chakra, arancione. Detto Chakra delle sensazioni
Trattasi degli aspetti connessi alla sessualità. Ecco quindi spiegata la connessione con le ovaie e con l’utero. Inoltre, questo chakra si rifà all’istinto, alle sensazioni tattili e a quelle percepite mediante i cinque sensi. L’olio essenziale suggerito è quello di arancio, nella sua duplice variante, vale a dire amaro oppure dolce.
3. Terzo Chakra, Giallo. Detto Chakra del plesso solare
Risulta associato al pancreas e si riferisce alla propria personalità, libera di esprimersi in ogni forma possibile e immaginabile. L’olio essenziale abbinato è quello di menta piperita. Idem, l’olio essenziale alla cannella o quello al lemongrass.
4. Quarto Chakra, Verde. Detto Chakra del cuore
Si riferisce alla sfera emozionale che, come risaputo, risulta attinente al cuore. Quindi, le relazioni in generale, l’apertura verso gli altri, tipica di un carattere maggiormente estroverso, o le difficoltà a interagire con le persone, caratteristica di un carattere più introverso, le ferite emotive, frutto di esperienze che hanno lasciato il segno, sono direttamente coinvolte. Per questo chakra, l’olio essenziale adatto è quello di rosa. Seguono in rapida carrellata anche le varianti al bergamotto e alla vaniglia. Ugualmente di tendenza, l’olio essenziale di ylang ylang.
5. Quinto Chakra, Blu. Detto Chakra della gola
Riguarda la comunicazione, intesa come parola, come scambio di vedute con gli altri, come confronto volto ad arricchire le conoscenze. In un dialogo, si tende a far presente qual è la propria opinione in merito, rispettando in toto le opinioni degli altri, anche se queste fossero agli antipodi. Questo chakra è associato alla tiroide. L’olio essenziale ideale per trattare al meglio questo punto è quello di mirto.
Alternative degne di nota sono poi gli oli essenziali di camomilla, di mandarino e di tea tree.
6. Sesto Chakra, Indaco. Detto Chakra del terzo occhio
Riguarda la modalità con cui si vede il mondo non con gli occhi, ma con la propria voce interiore. Quindi, vista la connessione con l’ipofisi, è la sfera soggettiva a essere strettamente collegata a questo chakra. L’olio essenziale di lavanda, pertanto, è quella maggiormente adatto. Ugualmente apprezzati sono anche gli oli essenziali all’abete, alla maggiorana e al timo.
7. Settimo Chakra, Viola. Detto Chakra della corona
Costituisce il connessione tra la nostra persona e il mondo spirituale. Quindi, il collegamento al sistema nervoso appare piuttosto evidente.
L’olio essenziale più in linea a questo chakra è quello di pompelmo. In seconda battuta, vanno molto per la maggiore gli oli di lavanda al basilico e al gelsomino.
Come utilizzare questi oli essenziali?
Grazie a questi oli essenziali, riequilibrare i chakra diventa cosa possibile. Sono sufficienti davvero solo poche gocce sulla pelle. All’olio essenziale scelto, è opportuno aggiungere un olio neutro per massaggi, tipo l’olio di jojoba. Ognuno dei chakra può essere trattato soltanto singolarmente, massaggiando con molta delicatezza. Solo così il ripristino dell’energia viene assicurato.
Conclusioni
La connessione tra oli essenziali e chakra si evince nello stato generale di salute di un individuo, in quanto risulta influenzata dalla corretta circolazione dell’energia mediante i chakra.
Nella circostanza in cui il suddetto stato di equilibrio dovesse venire meno per i motivi più disparati, allora è possibile intervenire con gli oli essenziali, rimedi naturali al 100%. Questi ultimi vengono particolarmente apprezzati, perché interagendo con il corpo, gli consentono di liberare al meglio tutte le sue energie, anche esaltando i tratti distintivi della personalità, scacciando i malanni stagionali e migliorando la salute.
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