Il microbiota intestinale è una parte fondamentale da prendere in considerazione quando si parla dell’ecosistema intestinale. Forse non sai che quest’ultimo, infatti, è composto da tre parti che hanno uguale importanza e che sono la barriera intestinale, la struttura neuroendocrine e infine proprio la microbiotica intestinale, che ha un forte impatto sulla salute in generale. Te ne prendi abbastanza cura oppure la trascuri? Se hai dei dubbi, ecco tutto quello che c’è da sapere.
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Microbiota intestinale: cos’è
Quando si parla di microbioma intestinale si fa riferimento essenzialmente a quella comunità microbica che si trova all’interno del tratto enterico: questa comunità è composta da elementi come batteri, virus, parassiti e lieviti. Fra gli elementi che fanno parte della comunità microbica ci sono gli Actinobacteria, i Bacteroides, i Firmicutes e i Proteobacteria.
Solo i Bacteroides e i Firmicutes rappresentano il 90% degli elementi presenti in questa comunità ed è molto importante mantenere l’equilibrio che naturalmente caratterizza la microbiotica intestinale perché solo in questo modo è possibile conservare una situazione definita di eubiosi, ossia di perfetto equilibrio, che ha influenze positive su tutto lo stato di salute dell’organismo.
Quando il rapporto fra questi elementi, invece, viene compromesso, allora è possibile che con più facilità si sviluppino alcune malattie anche molto gravi come l’obesità, il diabete, patologie cardiovascolari e molte altre perché si innesca una situazione di disbiosi, spesso sottovalutata ma in realtà molto pericolosa. Una situazione di disbiosi acuta, infatti, favorisce l’innescarsi di infezioni grazie a batteri che provengono dall’esterno e che possono portare addirittura ad una situazione di disbiosi cronica.
Microbiota intestinale: come funziona
Per capire come funziona il microbiota intestinale si deve partire da molto più lontano, ossia da quali sono i compiti dell’intestino. Probabilmente non sai che quest’ultimo non è deputato solo alla digestione dei cibi ma ha anche un’importante funzione protettiva.
I microrganismi che fanno parte dell’intestino e che formano proprio la microbiotica intestinale hanno il compito di stimolare la risposta immunitaria e formare una barriera protettiva che tuteli l’intero organismo dalle aggressioni esterne.
Una delle caratteristiche più peculiari del microbiota intestinale è quella di formare del muco che circonda le cellule che fanno parte delle pareti gastriche, in modo da tutelare la loro salute. Questo muco, inoltre, è anche il principale responsabile della risposta infiammatoria che è indispensabile per proteggere lo stomaco e l’intestino quando è in corso un “attacco” da organismi estranei.
Alcuni studi di settore e ricerche tutt’ora in corso hanno dimostrato, infine, che esiste uno stretto legame tra l’eubiosi microbiotica e le malattie autoimmuni: in una situazione di equilibrio della flora intestinale difficilmente queste patologie compaiono.
Da quali fattori viene influenzato il microbiota intestinale
Da tutto quanto è stato fino ad ora detto, è chiaro che è molto importante mantenere in buona salute la microbiotica intestinale ed evitare che in qualunque modo possa entrare in una situazione di disbiosi.
Ma quali sono i fattori che la influenzano? Sicuramente l’alimentazione è uno dei fattori scatenanti: se mangi male e ti cibi di prodotti che possono alterare la flora batterica sicuramente la microbiotica intestinale ne risentirà, compromettendo le sue funzionalità.
Uno degli elementi che è più nocivo per la microbiotica, ad esempio, è il cioccolato. Ci sono però anche molti altri fattori importanti come ad esempio l’uso di determinati medicinali, come quelli che combattono i bruciori di stomaco, oppure gli antibiotici possono influire negativamente.
Ci sono altri elementi, invece, che in passato erano considerati importanti ma che oggi la ricerca scientifica ha ridimensionato, come la tipologia di nascita (parto naturale o cesareo), il tipo di allattamento o l’indice di massa corporea che non influiscono in modo poi così preponderante sulla microbiotica intestinale. Mentre resta un grande imputato l’abuso di alcool e fumo, che sono fra i principali responsabili dell’infiammazione delle mucose intestinali.
Perché è importante la microbiotica intestinale
Da tempo è stato ormai dimostrato che esiste una connessione molto importante fra il cervello e l’intestino, tanto che quest’ultimo viene considerato proprio come un secondo cervello per le sue funzionalità e per la capacità di influire sul benessere generale di un individuo.
Le funzioni biologiche essenziali alle quali è deputato proprio l’intestino hanno un impatto fondamentale non soltanto sulle condizioni del corpo ma anche su quelle della psiche. Inoltre hai già potuto notare come un cattivo stato della microbiotica intestinale sia direttamente responsabile di tante patologie, anche gravi, ma c’è di più.
Il metabolismo, infatti, è strettamente legato alla microbiotica intestinale e un suo funzionamento corretto consente di tenere sotto controllo il peso nonché di sintetizzare importanti elementi come le vitamine, il ferro, il calcio, che sono indispensabili per la salute di una persona. Anche la salute della pelle, della nocca, dei reni e soprattutto dell’apparato respiratorio è strettamente connesso con quello della microbiotica intestinale.
L’impatto della microbiotica intestinale nella vita quotidiana
Spesso, poiché è un elemento così nascosto e poco evidente o conosciuto, la microbiotica intestinale viene quasi sottovalutata e dimenticata, quasi come se non esistesse. In realtà, invece, quest’ultima ha un impatto molto importante sulla tua vita quotidiana e per questo deve essere assolutamente tutelata.
Hai notato, ad esempio, che ultimamente il tuo appetito è aumentato oppure stai prendendo qualche chilo in più anche se segui sempre la stessa alimentazione? Una delle cause principali, ma troppo spesso sottovalutata, potrebbe essere proprio la microbiotica intestinale che sta vivendo una fase di disequilibrio. Quindi è molto importante prestare molta attenzione alle abitudini alimentari e agli stili di vita che si seguono per non peggiorare ancora di più la situazione.
Come prendersi cura della propria microbiotica intestinale
Lo stato di salute della microbiotica intestinale è sicuramente legato pure all’età del soggetto “ospite” ma ci sono comunque molte cose che si possono fare per mantenerla in perfetta salute e garantirsi di conseguenza un benessere generale.
Il primo passo deve essere sicuramente quello di effettuare un approfondito test del benessere intestinale che andrà ad indagare in modo specifico se ci sono alcuni elementi di disequilibrio. Una volta appurate le reali cause di gonfiori addominali, sensazione di pesantezza, stitichezza, pessima digestione ed altri sintomi tipici della disbiosi intestinale, si potranno seguire diversi percorsi per risolvere la situazione, anche attraverso l’assunzione di tisane o di Fiori di Bach, perfetti a tale scopo.
In ogni caso uno stile di vita sano ed un’alimentazione corretta rappresentano due azioni virtuose che possono essere un valido aiuto per agevolare il corretto funzionamento della microbiotica intestinale, indipendentemente dall’età. Uno stile di vita sano non deve trascurare un po’ di movimento fisico che fa bene sia al corpo che alla mente e aiuta a prevenire molte patologie fastidiose.
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