In questo articolo parleremo di disbiosi intestinale sintomi e cura. Molto spesso i pazienti lamentano cattiva digestione, gonfiori intestinali, alitosi, spossatezza e altri malesseri, sottovalutando il problema. A tutto questo bisogna aggiungere uno stile di vita poco sano, stressante e frenetico.
A prescindere dal peso corporeo la disbiosi intestinale può essere curata correggendo alcuni comportamenti e mettendo in pratica delle nuove abitudini per un migliore benessere complessivo. Ecco tutto quello che bisogna sapere sull’argomento.
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Indice contenuti
Disbiosi intestinale sintomi e cura: una panoramica generale
Spesso si parla di dismicrobismo intestinale confondendolo con altri disturbi. Bisogna tenere presente che la disbiosi si verifica quando c’è un’alterazione della flora batterica intestinale. Nello specifico il numero dei simbionti, ovvero degli organismi utili, è molto ridotto. In buona sostanza siamo di fronte ad un vero e proprio squilibrio fra alcuni ceppi, circostanza che oltre a provocare la comparsa di agenti nocivi, comporta anche una contaminazione batterica.
Quando un soggetto è sano presenta una flora intestinale ricca di milioni di batteri che influenzano in maniera diretta l’organismo, partendo dal sistema immunitario fino all’assorbimento degli zuccheri. Nel momento in cui questo equilibrio viene compromesso, il corpo ne risente e il paziente presenta un malessere ad ampio raggio che può avere conseguenza molto importanti.
Tutti ciò spiega come mai la micosi intestinale potrebbe essere la ragione scatenante di una malattia. Questa condizione infatti può portare a gravi infiammazioni a carico della mucosa intestinale, con conseguenti patologie che indeboliscono il sistema immunitario e interferiscono sul corretto assorbimento delle vitamine e delle altre sostanze nutritive.
In tema di disbiosi intestinale sintomi e cura bisogna per prima cosa interrogarsi sul proprio stato di salute. Se capita spesso di digerire male, sentirsi gonfi o si soffre frequentemente di cistite e candida, allora bisogna correre prontamente ai ripari e indagare sulle condizioni di salute.
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Disbiosi intestinale: tipologia e cause
La disbiosi intestinale può essere di due tipi:
- Disbiosi putrefattiva
- Disbiosi fermentativa
Disbiosi putrefattiva
La disbiosi putrefattiva è la più comune, e si localizza maggiormente a livello del colon. Questo disturbo si verifica soprattutto in quei pazienti che seguono un regime alimentare povero di fibre o che ricorrono all’uso di prodotti che servono a contrastare l’acidità gastrica e abassano di conseguenza il PH fecale, generando stitichezza e alterazioni dell’alvo.
Disbiosi fermentativa
Esiste anche la disbiosi fermentativa, che invece interessa l’intestino tenue. Anche in questa ipotesi l’abbassamento dell’acidità gastrica può provocare tutta una serie di disturbi, generando un eccesso di consumo di zuccheri e carboidrati.
In ogni caso la disbiosi viene soprattutto generata da uno stile di vita errato. I pazienti che ne soffrono vivono le giornate in maniera abbastanza sregolata e non seguono un’alimentazione equilibrata, oltre che varia. Il peso corporeo è molto spesso irrilevante.
Cosa genera lo squilibrio della flora intestinale?
I soggetti che soffrono di disbiosi intestinali, uomini e donne di ogni età, dichiarano di sentirsi spesso appesantiti. Si tratta di persone che consumato pasti frugali, mangiano in maniera disordinata e non riposano adeguatamente.
La disbiosi viene spesso provocata da un regime alimentare ricco di zuccheri, grassi, additivi e carboidrati raffinati, come quelli che sono contenuti nei cibi industriali. Questa patologia viene anche scatenata dall’abuso di farmaci, specie quando si affronta un trattamento lungo a base di antibiotici. Stress, consumo di alcool e fumo sono ulteriori cause determinanti.
La buona notizia è che si può curare, ma occorre un certo impegno e il più delle volte una modifica radicale del proprio stile di vita. Per prima cosa bisogna iniziare a mangiare in maniera diversa, quindi evitare cereali raffinati come pasta e pane, prediligendo quelli ricchi di fibre come farro e pasta integrale.
Sarà anche necessario limitare drasticamente l’assunzione degli zuccheri e quei prodotti industriali che contengono conservanti e additivi. L’ideale sarebbe scegliere quanto più possibile cibi freschi, di stagione, non trattati e ricchi di nutrienti.
Lo scopo finale della terapia è infatti quello di ripristinare l’equilibrio della flora batterica e quindi la funzionalità dell’intestino. Il paziente seguirà pertanto un percorso personalizzato, dopo aver affrontato un’accurata visita che tiene conto delle sue abitudini alimentari, ma non solo. Sarà necessario considerare il ciclo sonno veglia e come di fatto vengono affrontate le giornate.
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Disbiosi intestinale: la terapia su misura
Ogni paziente, un passo dopo l’altro, verrà rieducato e potrà seguire così ritmi di vita più sani, ovvero in linea con l’orologio biologico. Si suggerisce, ad esempio, di andare a dormire sempre alla stessa ora, masticare i cibi in modo lento, al fine di mantenere una dieta a basso contenuto glicemico e insulinico. Purtroppo ancora oggi la disbiosi intestinale è scarsamente considerata, ma anche molto sottovalutata dai pazienti che ne soffrono. Il malessere generalizzato in realtà è piuttosto serio, perché potrebbe facilmente sfociare in una infiammazione cronica, oltre che in tantissime altre malattie.
Curare l’equilibrio della propria flora intestinale è possibile, anche attraverso metodi naturali. A questo riguardo si rivelano particolarmente efficaci anche i fiori di Bach per depurare il nostro organismo. Il melo selvatico viene ad esempio consigliato per eseguire una pulizia interiore, ma anche l’ulivo può tornare utile per contrastare il senso di spossatezza. Il nostro intestino può essere considerato come il più importante organo immunitario e per questo non può essere trascurato.
La disbiosi si può quindi anche prevenire svolgendo attività fisica che permetta di scaricare lo stress accumulato durante il giorno, l’eliminazione delle tossine e dei liquidi stagnanti. Anche il rilassamento, lo yoga e le pratiche di meditazione possono fare molto per allontanare i pensieri negativi e vivere in modo più sereno.
Quali probiotici assumere per la disbiosi intestinale?
Senza una consulenza personalizzata per capire a fondo la tua situazione è difficile trovare il probiotico migliore proprio per te, e la tua specifica problematica.
L’unica cosa che si può fare è consigliare un ottimo probiotico base, come Probiotics 8,5 dell’azienda Diamod Life. Lo puoi acquistare direttamente sul sito del produttore con il codice sconto ARG232.
ECCO I SUOI COMPONENTI PRINCIPALI:
L. acidophilus Promozione di una corretta motilità intestinale, utile in caso di diarrea e flatulenza da fermentazioni alimentari. Azione simil-antibiotica per produzione endogena di acidophilina.
L. fermentum Promozione dell’attività digestiva. Azione antiossidante.
L. rhamnosus Riduzione dello stato infiammatorio mediante produzione di citochine antinfiammatorie. Utile nelle disbiosi generiche e in caso di intolleranza al lattosio. Riduzione delle fermentazioni gassose.
B. bifidum, B. breve Utili in caso di gonfiore addominale e areofagia, pesantezza e sonnolenza post-prandiale. Promozione della depurazione da sostanze azotate come nitrati, nitriti e ammoniaca. Riduzione delle putrefazioni intestinali derivate da batteri ( Proteus, Klebsiella ecc.).
B. lactis Utile in caso di disturbi digestivi e per la prevenzione dei danni alla mucosa gastrointestinale. Azione di stimolo del sistema immunitario (risposta immunitaria dei profili Th1 e Th2).
Quali probiotici mi consigli per il gonfiore alla pancia?
Innanzitutto ti rispondo che è difficile consigliarti, senza sapere nulla di te. Dovrei farti una serie di domande tra cui:
- Com’è la tua alimentazione?
- Hai utilizato farmaci recentemente?
- Hai avuto qualche virus o situazione che può aver alterato il tuo sistema immunitario?
- Hai fatto una colonoscopia o lavaggi intestinali?
- Come vai in bagno?
- Digerisci bene tutto o hai qualche intolleranza?
E altre domande per capire la situazione del tuo intestino, della tua flora batterica.
Test disbiosi intestinale
Il test disbiosi intestinale è il punto di partenza per trovare la cura adatta e ritrovare il nostro benessere intestinale.
In cosa consiste? innanzitutto si può effettuare anche a distanza, e consiste nel prelievo di un campione di saliva, che sarà analizzato da un laboratorio certificato.
Si effettua a distanza, inviando il campione di saliva in una busta e spedito al laboratorio, Il risultato sarà inviato via mail, dopodichè si farà la consulenza online con il consulente di riferimento (io stessa) .
Verranno date tutte le istruzioni dopo l’invio della richiesta online.
La consulenza Naturopatica è inclusa nel test e sarà necessaria per definire i probiotici da assumere, il tipo di drenaggio o depurazione da effettuare e lo stile alimentare da adottare per ritrovare il benessere e la salute.
Disbiosi intestinale sintomi e cura: considerazioni finali
Prevenire e curare la disbiosi intestinale si può, ma tutto parte da una corretta diagnosi iniziale. Seguiranno migliori scelte dei cibi da portare ogni giorno a tavola, l’adozione di uno stile di vita regolare, lo svolgimento dell’attività fisica e il ricorso a rimedi naturali. Solo in questa maniera sarà veramente possibile prendersi cura al meglio del proprio organismo e ripristinare i normali ritmi biologici.
Mi auguro che anche questo articolo di studiosilviagiovetti.it sulla disbiosi intestinale sintomi e cura sia stato utile per tutte quelle persone che scelgono di stare meglio ogni giorno. Per qualsiasi altra informazione, chiarimento e dubbio è possibile scrivere o richiedere una consulenza specialistica online.
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